Ad ogni persona può capitare, durante la propria vita, di trovarsi ad affrontare un periodo di sofferenza psicologica.
Spesso può subentrare a seguito di eventi, cambiamenti personali o nel nostro ambiente, altre volte invece non riusciamo a comprendere a pieno il motivo del nostro malessere. Quando i tentativi di tamponare la sofferenza risultano inefficaci essa diventa insopportabile perché è in grado di condizionare le nostre scelte di vita, il nostro umore e, in generale, il nostro stato di benessere psicologico, presentandosi talvolta sotto forma di ansia, attacchi di panico, senso di colpa, depressione e sfiducia in sé e nel futuro.
Chiedere aiuto può essere molto difficile perché, anche se dimostra determinazione a prendersi cura di sé, fa leva sulla propria capacità di mettersi in posizione di fragilità e sulla disposizione a investire sul proprio cambiamento, spesso anche combattendo contro le normali resistenze personali e delle persone care che ci circondano.
Infatti, ogni cambiamento, anche quando diretto al miglioramento del proprio benessere e, in generale, della propria vita, trova sempre davanti a sé delle resistenze che lo ostacolano: la realtà che ho ora, per quanto faticosa, mi è familiare, ciò verso cui mi spingo invece è nuovo e sconosciuto, quindi parte di me fa resistenza a raggiungerlo, anche se potrà rendermi più sereno.
Proprio per far fronte a queste difficoltà lo psicologo garantisce di lavorare eticamente, costruendo e difendendo uno spazio protetto per il paziente, sostenendolo e aiutandolo a comprendere il proprio funzionamento psicologico, rispettandolo senza mai giudicarlo affinché costruisca e sviluppi le risorse che gli consentano di raggiungere il benessere psicologico che ogni persona merita.